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Castello di Moriondo

Il nome di Moriondo deriva da “Mons Rutundus Cherientum” che nel 1216 alludeva alla formazione del rilievo collinare, comprendente le rispettive frazioni di Bausone e Lovencito.

Il castello di Moriondo, di proprietà privata, fu fatto costruire dal vescovo Landolfo di Torino, tra gli anni 1010-1039 a scopo difensivo. Esso, assieme a quello di Cinzano, costituiva una posizione strategica al confine del territorio del Marchese del Monferrato.

Si trattava di fortificazioni poste a semicerchio intorno al territorio dell’allora vescovo di Torino. Il castello fu molto modificato soprattutto verso la metà dell’ottocento per volere di Gioacchino Faussone.

In prossimità dell’abitato di Moriondo si trovava la via del Plano, un tratto stradale importante e molto frequentato nel Medioevo perché metteva in comunicazione le terre del basso Monferrato con le terre chieresi e della piana di Villanova.

Del castello è stato proprietario l’industriale Virginio Bruni Tedeschi, nonno dell’ex topmodel Carla Bruni, che fu anche sindaco del comune.

A tutt’oggi un accurato lavoro di manutenzione dell’edificio ne conserva intatto tutto il suo fascino.
Annesso al maniero vi è un parco ricco di piante d’alto fusto.

Trovato quasi per caso, mentre eravamo di ritorno da una gita a Torino, decidendo di eviatre la solita autostrada e dedicarci a girovagare per il Monferrato.

Quindi usciti da Torino, direzione Chieri per poi deviare verso Castelnuovo Don Bosco, transitiamo percorrendo la via del Plano (citata nella prefazione di apertura) per l’abitato di Moriondo, ed ecco il cartello che indica il castello.

Sosta obbligata, la costruzione è decisamente bella e curata, peccato che non abbiamo potuto visitarla.

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