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Castello Reale di Moncalieri

Il Castello Reale di Moncalieri si erge come una gemma tra le Residenze Sabaude, rappresentando un fulgido esempio delle dimore secentesche conosciute come la “Corona delle Delizie”.

Queste strutture incarnano un retaggio culturale di immenso valore, dove l’arte e l’eleganza delle maisons de plaisance dei Savoia si fondono in un patrimonio magnifico. Due caratteristiche distintive lo rendono unico: la sua architettura imponente e maestosa del XVII secolo e la sua posizione strategica sulle colline, con vista sul fiume Po e protezione della città di Moncalieri, fungendo da baluardo meridionale per l’accesso a Torino.

Per oltre cinque secoli, il castello ha ospitato duchi, principi e re della dinastia Savoia, testimoni di eventi storici che si sono susseguiti tra le sue mura. Tra questi, spicca il Proclama di Moncalieri del 20 novembre 1849, quando re Vittorio Emanuele II, con l’assistenza di Massimo d’Azeglio, sciolse la Camera dei Deputati e ottenne l’approvazione del trattato di pace con l’Austria.

Situato sulla sommità del Monte Calvo, il Castello Reale domina il centro storico di Moncalieri. La struttura originale, una casa-forte costruita nel XII secolo per volere di Tommaso I di Savoia, aveva un’importanza strategica per il controllo degli accessi meridionali a Torino.

Nel corso dei secoli, la dinastia Savoia ha apportato significative modifiche al castello, trasformandolo sia in termini architettonici che funzionali, adattandolo alle esigenze della famiglia reale che vi ha spesso risieduto. Sede di importanti decisioni storiche come il già citato Proclama di Moncalieri, il castello è uno dei più rilevanti e celebri siti delle Residenze Sabaude del Piemonte e, dal 1997, è annoverato tra i Patrimoni Mondiali dell’Umanità dall’UNESCO.

Raggiungiamo Moncalieri a metà mattinata e parcheggiamo l’auto nel parcheggio multipiano “Centro Storico”. Entriamo da Strada Torino e usciamo a piedi qualche piano più in alto, su via Vittorio Alfieri, a breve distanza dalla via principale del centro storico. Percorriamo poche centinaia di metri in salita e arriviamo in Viale Rimembranza, dove si trova l’ingresso del Castello. Alla biglietteria c’è poca gente e in pochi minuti siamo pronti per entrare. Ci informano che saremo accompagnati durante tutta la visita da un Carabiniere. Infatti, il Castello di Moncalieri ospita il comando e i reparti operativi del 1° Reggimento Carabinieri Piemonte. La loro presenza è essenziale per la vita e la funzionalità di questa storica residenza e si integra profondamente con la sua storia contemporanea. Quando arrivano la guida e il giovane accompagnatore in divisa, la visita ha inizio.

Superiamo un breve dislivello che, dalla biglietteria, ci conduce all’ingresso principale del Castello Reale, permettendoci di ammirare, all’interno delle mura della Residenza Sabauda, il suggestivo Giardino delle Rose. Questo giardino, dalla peculiare forma di esedra, è rinomato per la sua abbondanza di rose, da cui prende il nome. In origine, fungeva da accesso e deposito per le carrozze dei membri della Casa Savoia e dei loro ospiti.

Varcato l’ingresso di un austero porticato dipinto di bianco, ci troviamo di fronte a un maestoso Scalone d’Onore, realizzato da Carlo Randoni tra il 1820 ed il 1822 a tre rampe in marmo di Carrara.

Questo imponente elemento architettonico conduce al Salone della Regina e ci permette di accedere ai piani nobili superiori dove si trova l’appartamento di Vittorio Emanuele II e della sua consorte Maria Adelaide d’Asburgo Lorena.

Il percorso include una dozzina di stanze che costituiscono questa sezione del Castello Reale situata nella parte orientale. Le stanze sono arredate con mobili originali dell’epoca, compresi i suppellettili.

La cappella settecentesca.

Al piano terra, nei pressi dello Scalone, si trova una delle poche testimonianze quasi perfettamente integre del periodo tardo settecentesco all’interno del castello. Un ambiente a volta unica con un finto cassettone dipinto ed eleganti rifiniture in stucco. Noi lo ammiriamo dal balconcino con accesso dal primo piano.

L’ascensore di Maria Clotilde.

È un prezioso ascensore elettrico in legno, commissionato nel 1901 alla società milanese di Augusto Stiegler e consegnato l’anno successivo.

Dimora amata dalle donne di Casa Savoia

Molto caro alle figure femminili di Casa Savoia, come la regina Maria Adelaide e le principesse Clotilde e Letizia, il castello fu residenza, sede dell’educazione dei giovani principi e teatro di eventi. Frammenti di storia e memorie familiari permeano ancora gli appartamenti reali, collegati al vasto parco che si estende sulla collina.

Savoia che lo hanno abitato.

È una delle dimore sabaude più ricche di storia e memorie: Vittorio Amedeo II, primo re di Sardegna, fu imprigionato qui dal figlio Carlo Emanuele III. Nel 1849, in una delle sue sale, fu firmato il celebre Proclama di Moncalieri, ispirato da Massimo d’Azeglio. Con questo atto, Vittorio Emanuele II, rivolgendosi direttamente alla nazione, sciolse una Camera dei Deputati divenuta “ingovernabile” dopo l’abdicazione di Carlo Alberto e fece approvare da una nuova assemblea il trattato di pace con l’Austria, che sanciva la fine della prima guerra d’indipendenza. Re Vittorio Emanuele II e la consorte, la Regina Maria Adelaide, furono i sovrani che vissero maggiormente nel Castello reale di Moncalieri, dove fecero costruire due splendidi appartamenti.

Gli appartamenti del Re e della Regina sono stati danneggiati dall’incendio che il 5 aprile 2008 ha colpito questa area del castello di Moncalieri. Acora oggi sono visibili i segni lasciati al fuoco.

Gli appartamenti del re Vittorio Emanuele e delle principesse Maria Clotilde e Maria Letizia, insieme alla Cappella, sono i locali di maggior interesse che i cittadini possono ammirare nel corso delle visite guidate.

È ora di pranzo: scendiamo in piazza Vittorio Emanuele II, situata ai piedi del Castello e nel cuore di Moncalieri. Entriamo nell’Osteria La Cadrega, un locale accogliente e curato, famoso per il servizio impeccabile e la cucina squisita. Il personale è estremamente cordiale e attento a ogni dettaglio. Dopo aver gustato un delizioso pranzo e essersi rilassati, proseguiamo con una visita alla Collegiata di S. Maria della Scala e S. Egidio.

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