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Altopiano del Renon – Piramidi di Terra – Bolzano

Benvenuti sul soleggiato altipiano dell’Alto Adige.

Nel cuore dell’Alto Adige, sospeso sopra la vivace città di Bolzano, si dispiega l’altopiano soleggiato del Renon. Questo luogo idilliaco, culla della villeggiatura estiva di tre secoli fa, accoglie viaggiatori di tutte le età che cercano serenità, sapori autentici, tranquille attività e una cultura ricca di stimoli, immersi in un ambiente naturale che sprigiona energia vitale, dagli estesi vigneti fino alle cime respiranti delle Alpi. Scoprite l’incanto dell’altipiano del sole. Il Renon (Ritten in lingua tedesca), un vasto altopiano nella provincia di Bolzano, costituisce il baluardo sud-est delle Alpi Sarentine. Situato a un’altitudine che varia dai 900 ai 1300 metri, è incorniciato dai fiumi Isarco e Talvera, e culmina a nord con il Corno del Renon. Tra le meraviglie naturali spiccano il cristallino lago di Costalovara e le suggestive piramidi di terra del Renon.

L’altopiano è servito dalla storica ferrovia del Renon, che assicura il collegamento tra i principali centri abitati della zona.

Per raggiungere questo paradiso terrestre, si può prendere la Funivia del Renon direttamente da Bolzano, godendo di un viaggio panoramico e mozzafiato.

Giunti a Bolzano, ci dirigiamo verso la stazione della Funivia del Renon dove troviamo facilmente posto nel parcheggio adiacente. Dopo una breve camminata, raggiungiamo la stazione della funivia. Essendo mattino presto, la biglietteria è poco affollata e acquistiamo subito i biglietti, evitando file. La cabina è già pronta: saliamo a bordo e ci incamminiamo verso l’altopiano del Renon, punto di partenza della nostra escursione alla scoperta delle affascinanti Piramidi di Terra.

Il viaggio dura soltanto 12 minuti: viaggiando a una velocità di 7 m/s, percorriamo i 4560 metri che ci separano dalla meta, superando un dislivello di 950 metri, fino ad arrivare alla stazione di Soprabolzano.

Arriviamo alla stazione di Suprabolzano, ci accoglie una piazzetta che ospita la stazione ferroviaria, dove attende il piccolo e affascinante Trenino del Renon, praticamente “un tram tra le montagne”.

Dopo aver acquistato i biglietti, senza dover affrontare lunghe attese grazie a una coda moderata, prendiamo posto a bordo e ci muoviamo, transitando da Wolfsgruben Costalovara la prima stazione del percorso per poi incontarre le piccole stazioni di Lichterstern Stella, Rappersbichl Colle Renon, Ebenhorf, Weidacher ed infine la nostra destinazione l’abitato di Klobenstein Collalbo.

Qualche cenno storico sul trenino.

Il trenino del Renon, un tempo simbolo dell’eleganza della Belle Époque, fu concepito per aprire le porte delle montagne ai visitatori agiati. Con il passare degli anni, questo mezzo di trasporto divenne un elemento prezioso anche per gli abitanti del Renon. Nel 1966, la vecchia tratta a cremagliera fu sostituita da una più moderna funivia, che collegava Bolzano a Soprabolzano.

Nel maggio del 2009, questa prima funivia lasciò il posto all’attuale Funivia del Renon. Oggi, l’unico trenino a scartamento ridotto rimasto in tutto l’Alto Adige opera esclusivamente tra Soprabolzano e Collalbo, con alcune corse speciali verso Maria Assunta su vagoni storici e contemporanei. Un viaggio su questo trenino è un’esperienza imperdibile, se non altro per l’incantevole veduta delle Dolomiti che si può godere lungo il percorso. Inoltre, da ogni fermata, si dipartono sentieri che invitano a esplorazioni memorabili tra i paesaggi verdi circostanti.

Situata strategicamente sull’altipiano del Renon, la località di Collalbo vanta poco più di 1.400 residenti e si erge a 1.154 metri sul livello del mare, immersa in un ambiente naturale immacolato. È interessante notare che l’Hotel Bemelmans ha ospitato per diverse estati, prima dello scoppio della Grande Guerra, il celebre Sigmund Freud, a cui oggi è dedicata la Freud-Promenade.

Lasciando la graziosa stazione ferroviaria, ci incamminiamo verso il centro di Collalbo, dove ci attende una piacevole camminata tra le case pittoresche, avvolti in una tranquillità che invita al relax. Una leggera brezza ci fa compagnia, offrendoci sollievo dal caldo sole che splende alto, e vhe ci suggerisce che è giunto il momento di sedersi a tavola per il pranzo.

Ci troviamo nel cuore della città, dove decidiamo di fare sosta al Cafè Bar Ristorante Post Stube. Questo locale dall’aspetto raffinato, con le sue spaziose sale adornate in stile Biedermeier e le pareti in vetro che offrono una splendida vista sulle Dolomiti, ci ha permesso di gustare un eccellente spuntino. Abbiamo assaporato taglieri assortiti di salumi e formaggi, insieme ad altre delizie della cucina locale, il tutto accompagnato da una generosa pinta di birra fresca. Un ristoro più che gradito che ci ha fornito l’energia necessaria per il nostro pomeriggio di cammino verso la straordinaria meta delle Piramidi di Terra.

Terminato il pranzo, seguito da un delizioso caffè e una gradita grappa cortesemente offerta dal proprietario, iniziamo il nostro cammino verso Erdpyramidenweg, punto di partenza per il sentiero che ci avvicina alle affascinanti Piramidi di Terra. Lasciamo alle spalle Collabo e ci incamminiamo lungo un itinerario che serpeggia tra prati e boschi, alternando salite e discese. Il panorama che ci accompagna è stupendo e, dopo un trekking di circa 40 minuti, emergiamo dal bosco e ci si presenta uno scenario mozzafiato: da una parte le imponenti cime delle Odle e del Latemar, dall’altra la piccola valle che ospita le Piramidi di Terra. Queste formazioni, sono le più alte e spettacolari d’Europa, offrono uno straordinario spettacolo naturale.

Qualche informazioni sulle Piramodo di Terra

Le piramidi di terra del Renon, note in tedesco come Erdpyramiden am Ritten e un tempo chiamate Lahntürme, rappresentano un affascinante fenomeno geologico naturale. Queste strutture peculiari si formano attraverso l’erosione di sedimenti glaciali sciolti e consolidati, caratterizzati da una composizione eterogenea che include ghiaia e massi immersi in sedimenti fini e limosi. Il processo erosivo, innescato dal deflusso delle acque superficiali, scava solchi sempre più profondi, delineando creste sottili e affilate, anch’esse soggette ad erosione.

Quando l’erosione incontra un masso, questo agisce come un cappello protettivo, rallentando il processo e portando alla formazione di guglie isolate. Le colonne delle piramidi variano in altezza e, talvolta, si possono notare piramidi adiacenti con una base in comune. Tipicamente, le piramidi si allineano lungo le creste.

Con il tempo, l’erosione continua ad assottigliare le colonne, fino a quando il masso protettivo diventa instabile e cade, lasciando una guglia senza copertura che viene rapidamente erosa. Questo dinamismo rende le piramidi di terra strutture in perenne mutamento, destinata all’erosione e al crollo, ma anche alla nascita di nuove e affascinanti formazioni.

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