
Durante la nostra visita al Castello di Racconigi, siamo rimasti piacevolmente sorpresi nel constatare che il sito si è trasformato in un rifugio per le cicogne bianche.
Ogni vaso decorativo e le sommità più elevate dell’edificio ospitano i nidi di questi maestosi uccelli, i quali erano per lo più sorvegliati dai loro inquilini, intenti a comunicare con vigorosi colpi di becco – è questo il loro peculiare modo di ‘cantare’, utilizzato per salutarsi e per tenere alla larga i potenziali intrusi dai loro nidi.
Indagando sul perché di questa concentrazione di cicogne, abbiamo scoperto che a nord-ovest del vasto parco del Castello, in un’area di aperta campagna, si trova la Cascina Stramiano, che ospita il Centro Cicogne e Anatidi.
I tetti della Cascina, così come quelli delle altre fattorie circostanti e del Castello stesso, si distinguono per la presenza di nidi di cicogne sui camini e su ogni sporgenza architettonica.
Il Centro è stato fondato nel dicembre del 1985 con l’obiettivo di reintrodurre la Cicogna bianca in Italia, un tempo estinta come specie nidificante dal Settecento, grazie all’impegno congiunto della Lega Italiana Protezione Uccelli e dell’entusiasta ornitologo Bruno Vaschetti.









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