
Scoprite l’incantevole Castello della Mandria, avvolto nei 3.000 ettari di verdi prati e foreste del parco naturale, a breve distanza dalla Reggia di Venaria, circa 2,5 km.
Questa residenza fu la favorita del primo Re d’Italia, ospitando gli straordinari Appartamenti Reali, tesori di arte e storia.
Strettamente connesso alla Reggia di Venaria fino al XIX secolo, il Castello della Mandria, eretto su un’altura artificiale chiamata “Nuova Mandria”, divenne la residenza privata di Vittorio Emanuele II di Savoia dal 1859.
Il Parco della Mandria fu cintato per volere del sovrano e gli architetti di corte Barnaba Panizza e Domenico Ferri ricevettero l’incarico di realizzare i fabbricati necessari per l’attività venatoria del re.
Di fronte al Castello, il più imponente del Parco, furono creati gli ambienti che oggi ammiriamo come gli Appartamenti Reali, con oltre 20 sale aperte ai visitatori.
Questi spazi riflettono le preferenze e lo stile di vita di un importante figura del Risorgimento italiano che trascorse molti momenti privati al Castello con la sua compagna Rosa Vercellana, nota come la Bela Rosin, a cui conferì i titoli di contessa di Mirafiori e Fontanafredda.
Dopo la scomparsa del re, il Parco e il Castello, con i relativi padiglioni di caccia, furono acquistati dalla famiglia Medici del Vascello tra il 1882 e il 1887, segnando l’inizio di un nuovo capitolo di sviluppo della zona fino al 1976.
Dopo aver lasciato la Tangenziale Torino Nord all’uscita di Venaria Reale, ci siamo diretti lungo Via Carlo Emanuele II. Al termine della strada, siamo stati accolti dal varco di Ponte Verde, ingresso del parco dove l’accesso con veicoli è proibito. Adiacente, abbiamo trovato un vasto parcheggio sterrato e senza costi. Lasciata l’auto, abbiamo attraversato il torrente Ceronda su un caratteristico ponte di legno e, in pochi minuti, siamo giunti al punto informazioni dove abbiamo ottenuto depliant e mappe del parco. Il Castello, la nostra meta, si trovava a circa un paio di chilometri di distanza. Il percorso, immerso prima in ampi prati e poi in una zona boschiva, è stato reso ancor più gradevole da una giornata assolata temperata da una leggera e rinfrescante brezza.







Attraversando l’ingresso principale, si accede immediatamente all’area biglietteria, la quale ospita anche un’affascinante esposizione di carrozze d’epoca. Proseguendo, si raggiunge una signorile sala di ricevimento, dalla quale si diparte una scalinata che conduce al primo piano. Qui si dispiegano gli sfarzosi Appartamenti di Vittorio Emanuele II di Savoia e di Rosa Vercellana, nota come la Bela Rosin, articolati in oltre venti incantevoli stanze.


Una volta raggiunto il culmine della scalinata, ha inizio il percorso esplorativo degli appartamenti, giunti fino a noi splendidamente allestiti. Gli interni sono ornati con manufatti di inestimabile valore, capolavori artistici, tessuti pregiati, mobili raffinati e oggetti delle antiche collezioni sabaude. Questi tesori offrono ai visitatori un’immersione totale nello stile e nell’eleganza che caratterizzavano il gusto del primo sovrano d’Italia.












Qualche particolare di oggetti, quadri, ed animali che trovano posto nella galleria degli uccelli.










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