La chiesa collegiata di Santa Maria della Scala, conosciuta anche come chiesa di Santa Maria della Scala e di Sant’Egidio, è il duomo di Moncalieri, situato nella città metropolitana e arcidiocesi di Torino. Ospita una parrocchia che fa parte del distretto pastorale Torino Sud-Est. La primitiva cappella dedicata alla Beata Vergine Maria esisteva già nel XIII secolo, periodo in cui nacque il borgo di Moncalieri. La prima menzione documentata della cappella risale al 1232.
I lavori di costruzione della nuova chiesa cittadina iniziarono ma proseguivano molto lentamente a causa della carenza di fondi. Solo grazie all’intervento del vescovo di Torino Teodisio Revelli, che il 6 maggio 1318 donò una somma considerevole di denaro, si ebbe una svolta decisiva, e l’edificio venne completato intorno al 1330.
Nel XV secolo furono aggiunti il campanile e una nuova navata laterale.
Nel XIX secolo, la chiesa subì ulteriori modifiche con la costruzione della cappella laterale del Santissimo Sacramento, il parziale rifacimento della facciata e la creazione degli affreschi neogotici ad opera di Angelo Moia.
La collegiata fu ristrutturata tra il 1960 e il 1970.
Dopo aver visitato il Castello di Moncalieri e gustato un delizioso pranzo all’osteria La Cadrega, uscendo su piazza Vittorio Emanuele II, a pochi passi si trova la Collegiata.
La facciata, in mattoni a vista e a salienti, è tripartita da paraste con pinnacoli alle estremità; nella sezione centrale spicca il portale maggiore, edificato in epoca barocca, sovrastato da un rosone realizzato nel 1857 in sostituzione della vecchia trifora.
Una ripida scala conduce al portone d’ingresso.

L’interno. La chiesa presenta quattro navate; alla fine dell’aula si trova il presbiterio settecentesco, affiancato da tre cappelle laterali.
Tra le opere di pregio qui conservate si annoverano il gruppo in arenaria del Compianto di Cristo Morto, risalente al Quattrocento, gli stalli del coro realizzati nel 1749 da Antonio Riva, il ciclo delle Storie della Vita della Vergine eseguito dal Milocco, la raffigurazione della Madonna col Bambino e Santi ad opera di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, l’Assunzione in Cielo della Beata Vergine Maria dipinta nel 1766 da Molinari e Beaumont, e l’antico altare maggiore, oggi situato nella navata destra, costruito in marmi policromi da Francesco Aprile e Secondo Caselle tra il 1760 e il 1780.







La cappella del Santissimo Sacramento. L’unica parte della chiesa dove è stata preservata la decorazione neogotica, eliminata nelle altre sezioni durante i restauri del 1963-68. Questa decorazione, opera di Angelo Moja e Dionigi Faconti, era caratterizzata da intricati intrecci di motivi vegetali e trafori eseguiti in trompe-l’oeil. All’interno della cappella si trova la statua della cosiddetta Santa di Moncalieri, raffigurante la principessa Maria Clotilde di Savoia Bonaparte in preghiera, realizzata nel 1915 dallo scultore moncalierese Pietro Canonica.
Nota: nel 1859 Maria Clotilde, sedicenne, per volere del padre Vittorio Emanuele, su suggerimento di Cavour, piegandosi alla Ragion di Stato, sposa Napoleone Giuseppe Carlo Paolo Bonaparte, detto Plon Plon, di ventuno anni più anziano di lei.




Il “Compianto sul Cristo Morto”. Un magnifico gruppo scultoreo in arenaria dipinta che raffigura la deposizione di Gesù nel sepolcro. Quest’opera, considerata risalente al Quattrocento, è un piccolo gioiello dell’arte borgognona o fiamminga. La pellicola pittorica visibile oggi è il risultato di molteplici strati di ridipinture successive. Questo pregevole gruppo scultoreo fu donato dal generale francese e governatore di Moncalieri (dal 1539 al 1553) Blaise di Monluc.

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