
Le cucine Ottocentesche.
Il progetto di espansione del castello, promosso da Carlo Alberto di Savoia Carignano, include una completa ristrutturazione delle cucine: dal 1842, nei locali situati nel seminterrato orientale del maniero, vengono allestiti la nuova cucina, i forni moderni, le dispense ben organizzate, le ghiacciaie, le cantine e i magazzini per la conservazione degli alimenti.
Questi nuovi spazi superano di gran lunga le dimensioni delle precedenti cucine settecentesche, situate al piano terra sotto la sala pranzo, e sono dotati di tecnologie avanzate per l’epoca, concepite per preparare banchetti per molti invitati in occasione di eventi straordinari.
L’intera organizzazione dei servizi di ristorazione, che comprende l’acquisto, la custodia e la conservazione delle materie prime, nonché la preparazione e il servizio dei piatti, è affidata agli “uffici di bocca”.
Questi si articolano in diversi reparti, ognuno dei quali è retto da personale specializzato (l’Ufficio di Cucina, l’Ufficio di Frutteria, di Caffetteria e Confetteria, l’Ufficio di Sommelleria, l’Ufficio di Credenza e Vasselleria) e sono coordinati dall’ispettore capo, il quale supervisiona ogni dettaglio, assicurando formazione e coordinamento a tutti gli addetti ai lavori.
















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